BARCELLONA (Spagna) – Lionel Messi non si è presentato al raduno del Barcellona, nel giorno in cui tutto il gruppo blaugrana si è sottoposto ai test anti Covid prima della ripresa degli allenamenti odierna. Ormai è sempre più probabile uno scontro legale tra l’asso argentino, deciso a far valere la clausola di rescissione unilaterale del suo contratto, esercitata con comunicazione certificata entro il 25 agosto, e la società catalana, che invece ritiene scaduta quella clausola a giugno. Sport.es ricostruisce i termini della disputa tra le due parti, sempre più vicine al contenzioso in tribunale. In attesa che Messi arrivi a Barcellona, il padre e alcuni rappresentanti del calciatore dovrebbero incontrare nelle prossime ore il presidente blaugrana Josep Bartomeu.
I punti del Barcellona
Secondo Sport.es il Barcellona ritiene che la clausola di rescissione unilaterale del contratto di Messi sia scaduta il 10 giugno, ben prima della comunicazione fatta dal calciatore alla società. Per questo motivo il club di Bartomeu ritiene che Messi sia legato ai blaugrana fino al 30 giugno 2021 e può liberarsi solo attraverso il pagamento della clausola rescissoria da 700 milioni. Bartomeu non sarebbe intenzionato a discutere con Messi del suo addio, ma solo di un suo rinnovo di contratto, ed è pronto a decurtargli lo stipendio per ogni giorno in cui non si presenterà agli allenamenti. Il Barça è disposto inoltre a fare causa al calciatore per inadempimento contrattuale qualora vada a giocare in un’altra squadra e potrebbe addirittura lasciar fermo il calciatore per un anno, sotto contratto, in caso di mancato accordo.
I punti di Messi
I legali di Leo Messi, dal canto loro, ritengono che la clausola rescissoria fosse ancora in vigore al momento della comunicazione certificata fatta al club, il 25 agosto. Non sarebbe perciò da pagare la mastodontica clausola rescissoria da 700 milioni di euro fissata nel contratto del campione argentino per liberarsi. Messi inoltre non si presenterà oggi al primo allenamento del Barcellona, dopo aver disertato i test anti Coronavirus di ieri, e vorrebbe incontrare i vertici del club catalano per essere liberato in maniera amichevole. La Pulce e i suoi legali sono comunque pronti a chiedere alla Fifa la possibilità di trasferirsi a un altro club in modo da poter firmare subito un nuovo contratto: il Manchester City di Guardiola è in pole position per prendere il 33enne fuoriclasse argentino.