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Coronavirus, Mourinho e Nagelsmann: saluto con il gomito in Lipsia-Tottenham

Prima della partita di Champions,  che i tedeschi hanno vinto 3-0 qualificandosi ai quarti della Champions League, lo Special One e il suo collega del Lipsia si sono salutati alla giusta distanza, rispettando le buone regole anti coronavirus . Lo stesso saluto si era visto in precedenza all’arrivo dell’Atalanta nel centro sportivo del Levante prima della gara contro il Valencia

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C’è un gesto che ha catturato l’attenzione di tutti nel prepartita di Lipsia-Tottenham, partita finita 3-0 per i tedeschi e coincisa con l’eliminazione degli Spurs di José Mourinho dalla Champions League 2019/2020. Nella serata del mancato approdo ai quarti di finale, Mou ha rubato l’occhio con il saluto anti-contagio rivolto al suo collega Julian Nagelsmann prima del fischio d’inizio: lo Special One si è avvicinato al giovane collega del Lipsia tendendo un braccio col pugno chiuso. I due si sono salutati colpendosi reciprocamente gli avambracci con il gomito piegato per garantire la giusta distanza ed evitando la stretta di mano, come imposto dall’emergenza coronavirus. Un’immagine che diventa sempre meno insolita, giorno dopo giorno. Il gesto di Mou e Nagelsmann ricorda quello fatto dai giocatori dell’Atalanta nell’allenamento di rifinitura prima della sfida al Valencia nel centro sportivo del Levante. Il gruppo allenato da Gasperini era stato filmato mentre scendeva dal pullman e salutava con il gomito Luca Donati (Direttore Marketing internazionale del Levante).

Il caso Son e la posizione di Mou

La grande attenzione degli Spurs e di Mourinho alle disposizioni in tema Coronavirus era già stata dimostrata da club e allenatore nel trattare la questione Son. L’attaccante era tornato in patria dopo la partita contro l’Aston Villa del 16 febbraio scorso per sottoporsi a un’operazione al gomito destro, infortunato, dal suo chirurgo di fiducia. Al rientro dal viaggio in Corea del Sud, a Seul, a fine febbraio, gli è stato chiesto di restare isolato dal gruppo per quattordici giorni. “In queste situazioni – aveva spiegato all’epoca Mourinho – è giusto che a prendere le misure adatte siano le autorità, il Governo. Il club si atterrà alle loro disposizioni. Non aggiungerò nessun commento, non sono uno specialista”. 


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml

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