Ho guardato con attenzione la partita dell’Atalanta ma, ancor di più, mi sono riempito gli occhi ammirando Ilicic. Lo sloveno, a 32 anni, è diventato un fuoriclasse. Uno come lui, in questo momento, sarebbe titolare ovunque: nel Real Madrid, nel Barcellona, nel Manchester City. E magari nel Liverpool Klopp si inventerebbe qualcosa per farlo coesistere con Salah.
Ilicic è un gigante. Non per i suoi 190 cm ma per quello che fa in campo: segna, regala assist, imposta, veste i panni del leader. I quattro gol di Valencia lo proiettano in una nuova dimensione. E dovrebbero invitare gli osservatori più attenti a studiare quello che possiamo definire il fenomeno Ilicic.
Fenomeno non nel senso calcistico ma come incredibile evoluzione del rendimento di un calciatore. Perché, a memoria, una trasformazione così clamorosa non ha precedenti nella storia del calcio. Esagero? Non credo.
Josip Ilicic ha compiuto 32 anni a fine gennaio. In Italia è arrivato a 22 anni e mezzo, quasi in punta di piedi. Non è che avesse incantato dalle sue parti. A Palermo sprazzi di talento oscurati da una fastidiosa incostanza, anche all’interno della stessa partita. E a Firenze le cose non sono migliorate, anzi. Lunghi passaggi a vuoto, inconsistente nelle partite decisive come nella finale di Coppa Italia con il Napoli. Ogni tanto qualche lampo, ma niente di più.
Poi l’arrivo a Bergamo per appena 5 milioni. A 29 anni la svolta. Ilicic si libera dei panni del talento indolente, senza un ruolo e mai decisivo. All’Atalanta è tutta un’altra storia. Ilicic diventa più bravo partita per partita. Una crescita incredibile. Oggetto misterioso a 30 anni, un fenomeno a 32. Non sbaglia una partita, è diventato leader. Sì, lui. Quello che per anni si era nascosto dietro la sua indolenza.
Anche in Slovenia sono increduli: in nazionale un Ilicic così non lo hanno mai visto. Avesse preconizzato qualcuno, un paio di anni fa “Ilicic sarà in corsa per il Pallone d’oro” lo avrebbero portato davanti a un medico, uno bravo per valutarne le reali capacità intellettive. Io fatico a trovare una storia simile. Un “pacco” per quanto talentuoso fino a 29 anni. Un giocatore semplicemente meraviglioso a 32. Adesso Ilicic è tra i dieci giocatori più forti al mondo. Per me è una storia calcisticamente incredibile.
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