L’allenatore tedesco stregato dalla forza dei bianconeri: “Sono i favoriti per la Champions, non ho mai visto una squadra così forte in vita mia. Non riesco a capire come mai in campionato non abbiano già 10 punti di vantaggio sulle altre”
Ventiquattro vittorie e un pareggio in 25 partite di Premier. Campioni in carica in Europa, dove raggiungono la finale da due anni consecutivi. Ma non dite che i Reds sono i favoriti per la Champions, Klopp non sarebbe d’accordo. L’allenatore del Liverpool, che si prepara a festeggiare il trionfo in patria, agli ottavi di finale se la vedrà con l’Atletico Madrid. Gli spagnoli sono la seconda “vittima” preferita di Cristiano Ronaldo, che dal canto suo proverà a trascinare la Juventus al successo finale: “I bianconeri erano i miei favoriti già prima dell’inizio della stagione – ha spiegato lo stesso Klopp in esclusiva al The Guardian -. Evidentemente non guardo abbastanza il calcio italiano, perché non riesco a capire come mai la Juventus non abbia dieci punti di vantaggio in campionato sulle altre. E’ la squadra più forte che abbia mai visto in vita mia. Ha giocatori di qualità, è pazzesca”. L’allenatore tedesco è impressionato dalla forza della Juventus, che in Europa sfiderà il Lione. Ma non c’è solo la squadra di Sarri ad impensierire il Liverpool: “Anche il Bayern è fortissimo, il Psg è incredibile quando tutti i giocatori sono in forma. Non si può mai escludere il Barcellona e il Manchester City, che avrà nella Champions un suo grande obiettivo. Non ho idea di dove possiamo arrivare, ma non c’è ancora bisogno di pensarci perché al momento tutto ciò su cui dobbiamo concentrarci è l’Atletico per martedì”.
“Possiamo battere i più forti”
Il Liverpool sembra dominante tanto in Premier quanto in Europa: “Ma non riesco a dire se potremo vincere di nuovo la Champions o meno. Dovremo essere pronti a provarci, quello sì – ha continuato Klopp, che l’anno scorso ha riportato i Reds al trionfo in Champions -. Abbiamo dimostrato di poter battere i migliori. Non significa che lo faremo, significa solo che possiamo farcela. Ci sono così tante squadre forti là fuori, che in certi momenti dipende molto anche dalla fortuna. Alla fine la qualità all’interno di una squadra non è sempre la differenza più grande. Molto dipende dalla fame che hai, dalla voglia di vincere e dalla sorte”.
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