L’ex allenatore di entrambe le squadre ha presentato la sfida di Europa League a Sky Sport, mettendo in guardia gli uomini di Conte: “Lo Shakthar ha un’ottima organizzazione, non sarà facile prendere il controllo del gioco per l’Inter. Le ripartenze dei nerazzurri saranno fondamentali”. E sull’arrivo di Pirlo alla Juventus: “Non mi stupisce, sono convinto che farà molto bene”
Superato l’ostacolo Bayer Leverkusen, l’Inter si prepara ad affrontare lo Shakhtar Donetsk nella semifinale di Europa League. Lunedì alle ore 21 (diretta sui canali Sky Sport), i nerazzurri cercheranno di strappare il biglietto per la finalissima di Colonia contro un avversario, però, tutt’altro che semplice. Parola di chi lo Shakthar Donetsk lo conosce molto bene come Mircea Lucescu, artefice di un’epoca d’oro per il club ucraino, guidato dal 2004 al 2016 e con il quale ha conquistato ben 22 trofei.
L’allenatore rumeno, che ha avuto una parentesi anche all’Inter nella stagione 1998-99 e oggi guida la Dinamo Kiev, ha messo in guardia la formazione di Antonio Conte sulle difficoltà della sfida, intervenendo ai microfoni di Sky Sport: “Sarà difficile battere lo Shakhtar, hanno un’organizzazione di gioco eccezionale, con un modulo che applicano da diverso tempo. Non sarà facile per l’Inter, gli ucraini hanno un ottimo possesso di palla e sarà complicato pressarli e riuscire a prendere il controllo del gioco. Le ripartenze dei nerazzurri potrebbero essere fondamentali. Sono due squadre con caratteristiche diverse, vediamo come andrà”. Un progetto, quello dello Shakhtar Donetsk, che va avanti da diversi anni e che ha preso il via proprio con Lucescu in panchina, in grado di portare in bacheca anche la Coppa Uefa 2008-09: “Abbiamo creato un sistema, con una base formata da giocatori ucraini e con calciatori offensivi brasiliani, che danno imprevedibilità alla squadra. Lo Shakhtar è un esempio per come si costruisce una società, merito del presidente che ha creato un’organizzazione basata sui giovani. C’è sempre tempo per vincere un altro trofeo europeo, lo Shakhtar negli anni è andato vicino a vincere di nuovo e adesso ha un’altra buona possibilità per farlo”.
“Pirlo allenatore? Me lo aspettavo…”
Tra i tantissimi calciatori allenati in carriera, il 75enne Mircea Lucescu ne ricorda uno con particolare affetto: si tratta di Andrea Pirlo, che l’allenatore rumeno ha avuto proprio durante il suo periodo all’Inter. L’approdo dell’ex centrocampista sulla panchina della Juventus non lo stupisce affatto: “Mi aspettavo che potesse diventare allenatore. Pirlo, come ad esempio Simeone, era un centrocampista equilibrato e non poteva restare lontano dal campo a lungo. Insieme a Baronio (con tutta probabilità vice di Andrea Pirlo ndr), altro pupillo che ha esordito con me (Brescia, stagione 1994-95 ndr), sono convinto che farà molto bene. Lavora in una grande società che saprà proteggerlo soprattutto all’inizio, ma lui ha una grande esperienza internazionale. L’Inter è la mia squadra italiana, ma l’arrivo di Pirlo e Baronio alla Juventus potrebbe farmi cambiare idea“.
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