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A luci spente ma a tutto gas: così ci si allena dopo la partita

Nella serie A post lockdown, con una partita ogni tre giorni, non c’era più tempo per allenarsi. Così, per non perdere la forma, chi non aveva giocato scendeva in campo a fine gara. E la situazione si potrebbe ripetere in Europa. Il preparatore atletico Ermanno Rampinini ci spiega come

Nella serie A che si è appena conclusa, estiva, atipica e supercompressa, con partite tre volte la settimana, c’è stato anche un calcio invisibile. Lo si è giocato, dopo ogni partita, a telecamere spente. Scendevano in campo per quasi un tempo le riserve, quelli che non hanno giocato o che sono stati impiegati pochi minuti. L’obiettivo non era sgranchirsi le gambe o stemperare la tensione. L’obiettivo era proprio quello di allenarsi. Almeno di compensare un po’ quella che la partita non aveva dato e che nei giorni tra una sfida e l’altra non si sarebbe riuscito a fare. E la stessa situazione si potrebbe ripetere per le squadre impegnate nelle “Final Eight” di Champions (12-23 agosto, in corsa la Juventus e Napoli con Atalanta qualificata) ed Europa League (11-21, in corsa Inter e Roma).


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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