Il tecnico ha alibi, ma la squadra pare senz’anima. Tra condizione fisica precaria, infortuni e giocatori deludenti, la rosa si restringe. Ecco perché serve una svolta rapida: con otto partite in un mese, non c’è spazio per le correzioni in corsa
La Juve ha già vissuto questi giorni. Il 26 febbraio perdeva a Lione in Champions e il mondo polemizzava su una squadra che non faceva gol, si interrogava sul rapporto tra Sarri e un gruppo in cui, dopo attenta analisi di laboratorio, quella sera nessuno rintracciò il suo dna.