BERGAMO – In situazioni come queste, dopo la giornata storta vissuta a Napoli, avere la possibilità di giocare subito è una fortuna. Poterlo fare in Champions League, il torneo più importante d’Europa (e forse del mondo) per squadre di club rappresenta qualcosa di veramente grandioso. Per l’Atalanta di Gasperini non c’è tempo di star troppo a rimuginare sul sonoro 4-1 del San Paolo. Domani sera (ore 21) la squadra orobica farà il suo esordio stagionale in Champions sul campo del Midtjylland e per tutto il popolo bergamasco sarà una grande emozione. Prima dell’avvento di Gasperini, la Dea poteva solo sognare di calcare determinati palcoscenici fuori dai confini nazionali. Il mix vincente è quello che si è scatenato tra il tecnico di Grugliasco e la società guidata dal presidente Percassi, tanto che nelle ultime due stagioni sono arrivati altrettanti piazzamenti in campionato al terzo posto e dal sogno Europa League si è passati alla musichetta della Champions.
L’occasione
Per il gruppo la conferma della Dea nella massima competizione europea significa potersi misurare ancora con i calciatori più forti in circolazione. In un anno così travagliato a causa del Covid-19 e con gli Europei spostati all’estate 2021, giocare nell’Atalanta che si batte ai vertici della Serie A e nei gironi di Champions League significa essere molto considerati anche dalle rispettive Nazionali. Che si tratti di squadre che si giocheranno il titolo continentale la prossima estate o di selezioni impegnate nella corsa al Mondiale di Qatar 2022 (vale per i sudamericani) fa poca differenza: le motivazioni per mettersi in mostra con i compagni e sotto la guida di Gasperini sono di altissimo livello. Da qualsiasi lato la si guardi, l’avventura dell’Atalanta in Champions League che inizierà domani sera con il Midtjylland è zeppa di motivazioni: la voglia di iniziare con il piede giusto è tantissima e vincere, nell’economia del girone, sarebbe fondamentale.
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