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Bierhoff e i colpi di Zac. Udinese da Champions

Nel ‘97-98 i friulani arrivano terzi dietro a Juve e Inter. La squadra sboccia dopo un 3-0 inflitto alla Juve in 10 a Torino l’anno prima grazie alla mossa del tecnico: «Ma il 3-4-3 l’avevo in mente da tempo”

“Sono stufo di salire e scendere dalla Serie B”, disse Giampaolo Pozzo. E fu così che, a metà degli Anni Novanta, l’Udinese si piazzò in pianta stabile nel campionato dei grandi. Ma il presidentissimo non avrebbe mai immaginato di partire col botto. Il progetto c’era, l’asso nella manica fu la scelta di un allenatore semisconosciuto e che veniva dalla provincia ma che aveva appena compiuto un mezzo miracolo salvando il Cosenza con 9 punti di penalizzazione sulla schiena, comminati tra l’altro a metà campionato: Alberto Zaccheroni. Con lui l’Udiense sbocciò, infilando subito un’undicesimo posto. La stagione seguente conquistò la zona Uefa e infine, nel 1997-98, arrivò addirittura terza dietro a Juventus e Milan, sbarcando per la prima volta in Champions. Un capolavoro costruito sul gioco offensivo e sul famoso modulo 3-4-3. Che nacque un domenica di Torino. Nel modo più strano.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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