L’allenatore rossonero non ha accampato scuse per la sconfitta contro il Genoa, il suo equilibrio è una grande fortuna per il Milan di questi tempi
“Non era facile giocare senza pubblico”. “E poi i giocatori non sono robot, leggono, ascoltano, e anche se non lo dicono sono rimasti un po’ frastornati per tutto quello che è successo in società e per le voci sul futuro”. “Senza dimenticare il fatto che non giocavamo una partita da due settimane e nel frattempo ci eravamo preparati inutilmente per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus, poi rimandata”.