Zibì Boniek torna a parlare. L’ex calciatore giallorosso e attuale presidente della Federcalcio polacca è infatti intervenuto a “Te la do io Tokyo”, su Centro Suono Sport, dicendo la sua sulla sospensione di Petrachi e sul prossimo futuro della Roma. Queste le sue dichiarazioni: “La notizia dell’allontanamento di Petrachi mi ha lasciato un po’ così. La Roma ha ancora molto da giocarsi: il posto in Champions e poi l’Europa League. Giocare la parte finale delle coppe europee solo in tre-quattro stadi di una nazione non è male: questa scelta è stata dettata dalle necessità, ma potrebbe essere anche una soluzione per il futuro”.
Boniek ha poi aggiunto: “La Juventus mi dà l’impressione di essere un po’ appagata rispetto agli altri anni. Non vedo la voglia di giocare e la superiorità dimostrata negli ultimi anni, ma resta sempre una squadra difficile da battere. L’Inter è una bella squadra, però quando vedo i nerazzurri penso ad un pugile che inizia i primi tre round alla grande e poi cala nella ripresa: l’Inter entra in campo come se dovesse fare 7-8 gol, poi però cala drammaticamente. Detto questo, Conte ha fatto un ottimo lavoro”.
Spazio anche ai ricordi: “Il calcio è cambiato moltissimo rispetto ai miei tempi. Io ho firmato il mio contratto con la Roma a metà stagione dopo una chiamata di Viola, a Torino rimasero tutti un po’ stupiti da questa mia scelta, ma lì avevo finito il mio ciclo. Con quella Roma avremmo potuto vincere lo scudetto anche l’anno dopo”.