Al tempo della pandemia lo spagnolo legge, studia, riflette sulla crisi e la maniera per uscirne. Ma c’è spazio anche per il pallone: “Conte non mi vedeva, gli ho fatto cambiare idea”
L’età e l’esperienza, certo. Ma, anche, le buone letture, la voglia di tenersi informato, di uscire dal recinto della sua professione e abbracciare con sguardo e parole il mondo che lo circonda. Per conoscere e provare a capirlo. Da sempre, Borja Valero, spagnolo, 37 anni di cui gli ultimi otto in Italia, centrocampista di talento dell’Inter, si distingue nel calcio per cultura e sensibilità.