Buongiorno Marco Borriello. Domani è di nuovo NapoliJuventus in finale di Coppa Italia, come nel 2012. Se chiude gli occhi?
«In quella partita ero partito titolare in coppia con Del Piero. Ma più che una immagine, mi resta la sensazione che avremmo potuto fare di più, non capisco ancora perché non sono riuscito a vincere quella Coppa Italia con la Juventus. Per fortuna, siccome avevamo appena conquistato uno scudetto storico, lì per lì non pesò troppo la sconfitta».
Domani Cristiano Ronaldo guiderà la Juventus e sulla panchina del Napoli ci sarà Rino Gattuso…
«Sono cambiate un po’ di cose rispetto al 2012 (risata). Sicuramente, all’epoca, non mi sarei mai immaginato un CR7 lontano dal Real Madrid. Gattuso, invece, non mi sorprende: prima che un grandissimo professionista, è una persona straordinaria. Rino è al posto giusto: lui è un uomo del popolo e Napoli è una città popolare».
Sarri alla Juventus le fa effetto?
«Io sono l’ultimo che può parlare visto il numero di squadre che ho cambiato. La gente spesso parla di tradimenti, invece è solo ambizione. Il ciclo di Sarri al Napoli si era chiuso. E siamo onesti: chi rifiuterebbe la chiamata della Juventus?».
Anche Milik non sta rinnovando col Napoli (scadenza nel 2021) e ha messo i bianconeri in cima ai propri desideri. Come vedrebbe Arek con CR7?
«Benissimo. Milik è un nove completo e, non avesse subito quei brutti infortuni, sarebbe uno dei più forti con Higuain e Dzeko. Arek non è solo un uomo da area di rigore, è uno dei centravanti che segna maggiormente anche con tiri da fuori. Per CR7 potrebbe essere un po’ quello che è stato Benzema ai tempi del Real Madrid. Però… fidatevi di me, questi discorsi di mercato in campo non esistono. Adesso Milik pensa solo al Napoli».
