TORINO – Non è scaramantico Gigi Buffon, le situazioni le ha sempre affrontate di petto, senza lasciarsi condizionare da sogni o presagi. Però il derby numero 17 in carriera, se sabato Maurizio Sarri sceglierà lui titolare all’Allianz Stadium, potrebbe proiettarlo ulteriormente nella leggenda, anche se gli aggettivi e i superlativi legati al suo nome e ai suoi record iniziano a scarseggiare: contro il Torino collezionerebbe la 648ª presenza in serie A e diventerebbe il primatista in campionato dopo aver agganciato, il 18 dicembre dell’anno scorso, un altro totem, Paolo Maldini, a quota 647.
Il giusto riconoscimento per il portiere più forte al mondo che, con il rinnovo di due giorni fa, difenderà anche per la prossima stagione la porta della Juventus, portando a 19 le annate vestite di bianconero. La legittimazione di una carriera infinita, iniziata nel lontano 19 novembre 1995, Parma-Milan 0-0, proprio contro Maldini. La consacrazione di una leggenda che, in 25 anni sul campo, ha collezionato la bellezza di 24 trofei (9 scudetti, altro record, ma sarebbero 11 con i due revocati, 1 Ligue1, 1 Supercoppa di Francia, 5 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, 1 Coppa Uefa e 1 Mondiale con le maglie di Parma, Juventus, Psg e Italia). Un palmares che ha ancora una casella vuota e che Super Gigi vuole colmare: anche per questo ha deciso di continuare, per portarsi a casa quella dannata Coppa dalle grandi orecchie.
[[dugout:eyJrZXkiOiJnOWVZaElUMCIsInAiOiJjb3JyaWVyZGVsbG9zcG9ydCIsInBsIjoiIn0=]]