CAGLIARI – Contro la Sampdoria degli ex Ranieri ed Ekdal per capire qualcosa di più sul campionato del Cagliari. Senza pensare al passato. Di Francesco l’anno scorso era sulla panchina blucerchiata, ma è finita prima del tempo. “Nessuna rivincita – ha spiegato – non ho sete di vendetta, lo dico con assoluta serenità. L’anno scorso non sono entrato in sintonia con i giocatori. E basta”. Nemmeno con Ranieri, l’allenatore che l’ha sostituito sulla panchina di Roma e Samp. “Un signor allenatore – ha detto – anche umanamente, non solo per gli importanti risultati ottenuti in carriera. Lo definisco un vecchio allenatore moderno. Mi piace e sono d’accordo con lui quando dice: cerchiamo di emozionare i nostri tifosi”. Correttivi difensivi in corso per evitare di andare avanti alla media di 2,5 reti al passivo. “Non si deve parlare di linea difensiva– ha spiegato- ma di atteggiamento complessivo della squadra. Un dato che sottolineo riguarda i sei gol subiti da tiri fuori area. Significa che dobbiamo migliorare in certi aspetti, accorciare meglio. Ma piace un altro elemento: siamo tra le squadre che recuperano più palloni nell’area avversaria”. Miglior Cagliari ancora da vedere. “A Bologna ottimo approccio, ma stiamo lavorando sull’equilibrio: puntiamo a sollevare il livello partita dopo partita. Magari occorre continuità durante tutta la gara. Il mio Cagliari ideale? Siamo sulla buona strada– spiega Di Francesco- diciamo al 50%”. Per domani Ounas titolare e Faragò out per un problema fisico. Ma non è detto che vada a sostituire Sottil. “Vediamo – ha anticipato il mister – potrei spostare qualche giocatore. Ounas? Mi aspetto imprevedibilità: può dare quella spregiudicatezza tecnica che una squadra deve cercare”. Di Francesco elogia la solidità della Samp. “Viene da un ottimo momento, è squadra compatta come la vuole Ranieri. E infatti ricorda molto il Leicester“.
Gli auguri a Riva
Domani 76 candeline per Gigi Riva, bomber del Cagliari e sempre il miglior marcatore della Nazionale con 35 gol. “L’ho conosciuto – ha ricordato l’allenatore del Cagliari Eusebio Di Francesco durante la conferenza stampa della vigilia della gara con la Sampdoria – quando io ero giocatore e lui dirigente azzurro. Un bel personaggio, riservato ed educato. Un po’ come i sardi, anche se lui di nascita non lo è. Sarà un piace domani fargli gli auguri”.