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Cauet: “Inter, credici! Puoi fare come noi nel '98”

Dieci anni dall’ultima volta. Dieci anni da quando i tifosi dell’Inter hanno potuto assaporare la tensione di una semifinale di una coppa europea. D’accordo, nel 2010 si parlava della sfida al Barcellona in Champions League, ma è innegabile che quella con lo Shakthar Donetsk di lunedì sera sia un’occasione che, per tantissimi motivi, è importante fare di tutto per sfruttare.

L’Europa League è un trofeo che manca nella bacheca nerazzurra. Alzare una coppa darebbe alla stagione, già positiva di Conte, un sapore diverso, speciale. E la vecchia Coppa Uefa è stata vinta l’ultima volta nel lontano 1998, con una squadra che ancora oggi viene ricordata con grande affetto dalla tifoseria.

La redazione di Passioneinter.com ha contattato in esclusiva uno dei protagonisti della squadra che, con Gigi Simoni in panchina, si rese protagonista del 3-0 al Parco dei Principi contro la Lazio, 22 anni fa: Benoit Cauet.

Dal 2010 l’Inter non superava i quarti di finale in Europa. Dal 1998 non vince quella che era la Coppa Uefa. Può ripetere la vostra impresa?

“Sì, ora è in semifinale. Lo Shakhtar è un avversario sicuramente alla portata per pensare al passaggio del turno: l’Inter è superiore. Può andare in finale, poi la finale si dovrà giocare. Andiamo in semifinale intanto, poi vedremo come andrà”.

Per certi versi questa squadra le ricorda un po’ quella che trionfò nel 1998?

“Diciamo che davanti magari non ci sarà un Pallone d’Oro, ma c’è un giocatore che fa la differenza come Lukaku. Può aiutare tanto questa squadra, fisicamente sta benissimo, è un punto di forza importante. Noi avevamo Ronaldo, oggi c’è Lukaku. Senza paragonare le capacità dei due, oggi il belga si sta dimostrando un grandissimo giocatore, decisivo. Poi i vari reparti stanno facendo benissimo: la fase difensiva funziona bene, Barella sta dando tantissimo con la sua corse e le sue geometrie”.

Lukaku sta avendo un impatto decisivo. Si aspettava un primo anno del genere?

“Sono tanti anni che lo conosciamo, è stato preso per prendere il posto di Icardi e sta facendo meglio di lui, ha avuto un impatto devastante. Giocano tutti per lui e chi è accanto a lui approfitta di quello che dà loro. Con Lautaro la coppia funziona benissimo, si cercano tanto. Anche Sanchez può convivere facilmente con lui”.

Cosa ne pensa di Lautaro Martinez? Lo considererebbe incedibile o si può sostituire dovessero arrivare i soldi di cui si parla?

“Incedibile, è un giocatore da Inter, con un grande futuro, può ancora crescere molto. Il suo futuro dev’essere ancora legato a quello dell’Inter, è un grandissimo giocatore. Ha le capacità di fare gol in qualsiasi momento: l’altro ieri abbiamo visto Lukaku, ma sono sicuro che nelle ultime due partite sarà il turno del Toro”.

Quello di Conte di qualche giorno fa è stato soltanto uno sfogo secondo lei? Che ne pensa delle sue parole?

“Credo che sia lo sfogo di un allenatore che vuole di più. Tutti gli hanno fatto i complimenti per il secondo posto, ma lui non ci sta, lui vuole vincere, voleva vincere questo campionato. E’ frustrazione la sua”.

Cosa serve all’Inter per puntare con decisione allo Scudetto il prossimo anno?

“Dipenderà da come finirà quest’anno. Le valutazioni andranno fatte alle fine. Ora l’Inter ha l’Europa League, dovesse vincere sarebbe una stagione vincente, dopo tanti anni si sarebbe vinto un trofeo. Aumenterebbe l’autostima, la società saprebbe che deve continuare a lavorare così. La consapevolezza dei giocatori sarebbe diversa”.

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Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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