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C'era una volta Longo: voleva fare il benzinaio

TORINO – Nato a San Valentino nell’anno dell’ultimo Scudetto del Toro. L’amore per il granata è il tratto distintivo non solo della carriera, ma dell’intera vita di Moreno Longo. Un romanzo monocolore, con tante deviazioni di percorso e un solo sentiero in testa: quello che lo avrebbe riportato, prima o dopo, sulla via del Filadelfia. Per la prima volta, con le scarpette ai piedi, entrò nel luogo di culto del tifoso del Toro 34 anni fa. Tesserato per i dilettanti del Lascaris (colori bianconeri, scherzo del destino), viene accompagnato dal padre Luigi per un provino: il sì è una formalità. Così il bambino che immaginava di diventare un benzinaio («perché mi colpiva il loro portafoglio gonfio, pieno di soldi») si affaccia al mondo del pallone. Con determinazione, non a caso un termine che Longo ha utilizzato per definire il proprio pregio principale in una scheda pubblicata ieri sul sito del Torino. Un modo per far conoscere aneddoti e curiosità legate al mondo di Moreno. Non ha un account Facebook, ma su Instagram e Twitter si concede qualche riga di tanto in tanto. Mai in maniera stucchevole, ma con estrema sincerità, la dote che ama di più in una donna. Si definisce pignolo, ingabbiando l’aggettivo nel riquadro dei difetti. Sì, Longo è uno che non dorme molto: quando vince insegue la riconferma, quando perde non si perdona nulla. Se pensa alla propria squadra spesso diventa intrattabile. Inavvicinabile per tutti. Come quando dopo la sconfitta all’esordio sulla panchina del Toro contro la Samp si è rifiutato di mangiare: troppo agre la delusione, troppo il senso di responsabilità legato a una battuta d’arresto difficile da imputare al suo operato. Nei colleghi allenatori apprezza la coerenza, nei calciatori la capacità cognitiva. Prima delle gambe, viene la testa. Senza, sotto le sue grinfie si fa poca strada. Nel botta e risposta del Toro con Longo, il tifoso granata scopre alcune chicche: adora Messi, il personaggio del cuore è Valentino Rossi, mentre lo sport preferito extra calcio è il padel. Perfetto per sfogare l’adrenalina, ideale per allenare un fisico impeccabile. Con un bicchiere di vino rosso e uno spaghetto cacio e pepe Moreno raggiunge il Nirvana, ama le vacanze in Sardegna, ma anche lontano dalla propria professione se vede un pallone lo calcia. O lo para. Basta toccarlo: la felicità è assicurata. “Il Gladiatore” è il film prediletto, Tom Hanks e Angelina Jolie gli attori preferiti, mentre la fonte di ispirazione storica è Giulio Cesare, oltre a Padre Pio (persino una macchia su un muro del comune siciliano di Pietraperzia, durante una vacanza, glielo ha ricordato). Prima di tutto, però, viene la famiglia. La gioia più grande? La nascita delle figlie Vittoria e Angelica. Lontane dai riflettori, ma vicine al cuore. […]


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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