La definizione malato di calcio per è un’equazione che mette d’accordo praticamente tutti i suoi giocatori. Anche , che nel suo libro lo inserisce tra i suoi maestri più importanti, ribadisce come nessuno ti coinvolga più di lui. “Antonio riesce a creare realtà parallele”. Quasi tossiche, dalle quali diventa difficile riprendersi tanto è il grado di coinvolgimento che Antonio riesce a creare. “, gli voglio bene e so che l’ha fatto da serio professionista. Sono sicuro però che qualche dubbio la sera gli verrà, e che quando guarda lo stemma dell’Inter sulla giacca ci resta un po’ così… “.
Sull’epurazione di giugno all’Inter: “Conte ti coinvolge come nessuno, ti manda contro tutto e contro tutti. Rende la sua squadra pronta a qualunque cosa, o sei con lui o sei contro di lui, e se sei contro te ne vai. Anche da noi andarono via in tanti, idem quest’anno all’Inter: Antonio arriva e fa piazza pulita. La società nerazzurra aveva già deciso di non puntare su Icardi e Nainggolan, ma Perisic era a disposizione, si vede che Conte l’ha soppesato in ritiro e poi ha deciso che non serviva. Alla Juve, il primo anno, Ziegler non ha neppure finito il ritiro, Melo e Amauri sono durati due giorni”.
Al massimo: “Tutto con Antonio, è sempre spinto al massimo: se non vivi di passione, con lui non puoi andare d’accordo. La forza che sa trasmettere alla squadra è qualcosa di automatico: guardate cosa è successo all’Inter da quando è arrivato lui. Gli sono bastate poche settimane di lavoro in estate, ed ecco che la sua squadra ha iniziato a vincere a ripetizione”.
(Fonte: FCINTER1908)