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Colpani: “Atalanta, sarò il tuo De Jong. A Trapani sto imparando tantissimo”

Il Trapani, per puntare alla salvezza in Serie B. la scorsa estate decise di affidarsi ai piedi raffinati di Andrea Colpani, centrocampista classe ’99, bresciano ma di proprietà dell’Atalanta arrivato in prestito in maglia granata. Per il giovane playmaker, che sta vivendo la prima stagione sotto i riflettori della Serie B, una esperienza formativa importante come spiega in questa intervista a Itasportpress.it.

Colpani, il primo provino lei lo fece al Brescia nel 2008, seguirono quelli al Milan e all’Inter. L’Atalanta fu semplicemente il club che più gli fece capire di essere disposta a dargli una chance per giocare a calcio in un settore professionistico.

Avevo 8 anni quando fui visionato dall’Inter, ma per me sarebbe stato molto complicato raggiungere la sede di allenamento del centro nerazzurro. Era così distante che mi sono addormentato in macchina prima del provino quando ero piccolo. Il Milan mi ha scartato e poi alla fine sono andato all’Atalanta dove è scoccata subito la scintilla al termine di una partitella a Zingonia. Sono stati molto gentili con me gli osservatori e mi sono subito trovato bene. Ero felicissimo di aver conquistato la fiducia dell’Atalanta.

Chi è il suo idolo?

E’ Iniesta ma adesso mi ispiro calcisticamente a Frenkie de Jong del Barcellona.

Il suo punto di forza e dove deve migliorare

La qualità tecnica innata è il mio piatto forte, ma devo migliorare la gestione della gara per non arrivare sfinito prima dell’ultimo quarto d’ora. Poi devo avere più carica agonistica, mi serve più grinta insomma e il mister Castori è riuscito a tirarmela fuori. Devo anche migliorare la fase difensiva visto che sono più bravo a offendere e difatti nelle giovanili ho sempre fatto tanti gol, ma quest’anno col Trapani sono a secco. Mi manca la continuità dei 90′ visto che solo in Coppa Italia quest’anno ho giocato tutta la partita. 25 presenze in maglia granata ma mai l’intero match in B.

Qual è il suo sogno nel cassetto?

Debuttare in Serie A con la maglia dell’Atalanta dove sono cresciuto calcisticamente e poi l’Under 21. Il sogno però è debuttare con la nazionale maggiore.

Gasperini la scorsa stagione lo ha tenuto stabilmente aggregato  alla prima squadra. Un buon attestato per chi ha dimostrato come lei di avere piedi buoni

Il mister è il vero motore di questa grandissima Atalanta, lui detta i tempi e dà la carica dalla panchina e infatti i calciatori in campo danno tutto. Purtroppo non ho avuto la fortuna di esordire lo scorso anno con la Dea però ho collezionato diverse panchine in A e una in finale di Coppa Italia con la Lazio. Mi sono sempre allenato con la prima squadra da gennaio in poi ed è stato importante per me il contatto con i big nerazzurri.

L’Atalanta dove può arrivare in Champions?

Molto lontano perchè è una realtà diversa per espressione di gioco dalle altre italiane. Gasperini fa esprimere bene la squadra con un calcio aggressivo e molto europeo, poi ci sono in rosa elementi che elevano la qualità dell’Atalanta. Non è un azzardo paragonare questa Dea all’Ajax della scorsa stagione in Champions anche se con qualche differenza. Ilicic è più decisivo di Zapata e Gomez. Sono tutti forti ma l’ex Fiorentina è un gradino sopra.

E’ un suo desiderio fare un gol al Brescia con la maglia dell’Atalanta?

Se viene sono contento per aver realizzato una rete ma non è un desiderio. La rivalità col Brescia è solo tra tifosi e a me non interessa tanto. Voglio bene ai bresciani, ma anche ai bergamaschi che mi hanno offerto questa opportunità di diventare calciatore.

Lo scudetto Primavera con la Dea cosa le ha lasciato di bello?

Purtroppo non ho potuto festeggiare il tricolore con i miei compagni perchè nella finalissima Primavera ero assente partecipando al Mondiale U20 con l’Italia. Ho saputo del risultato dopo la partita della nazionale ed è stata una gioia enorme, felicità che ha stemperato l’amarezza per il k.o. dell’Italia con la Polonia.

(Getty Images)

Il presente è il Trapani: come vive questo momento di emergenza sanitaria?

Mi alleno a casa con i miei compagni di squadra Dalmonte, Luperini, Scaglia e Carnesecchi. Abbiamo un preparatore che ci segue e ogni pomeriggio lavoriamo seguendo le sue indicazioni attraverso il computer.

Qual è stata la migliore partita in maglia granata?

Una delle migliori che ho giocato ritengo sia quella contro Juve Stabia ma anche contro l’Empoli ho disputato una buona gara. Cancello la pesante sconfitta di Cremona dove non siamo mai stati in partita. E a distanza di tempo, non siamo riusciti a trovare una spiegazione avendo preparato bene il match.

Con il Trapani finora è stata una esperienza formativa in tutti i sensi?

Una esperienza che mi sta facendo crescere e spero di tornare allo stadio con la maglia granata, virus permettendo, per il finale di campionato perchè voglio conquistare la salvezza sul campo. Dopo tanto settore giovanile, questa di Trapani è la mia prima esperienza e la ritengo davvero formativa. Anche l’ambiente qui è fantastico con tifosi calorosi che ti fanno sentire un calciatore. La Sicilia è davvero bella e sono felice di vivere al Sud questa mia prima avventura da professionista. Inoltre io e Marco Carnesecchi siamo molto amici, oltre ad essere entrambi di proprietà dell’Atalanta, e qui al Trapani abbiamo legato molto. Siamo come due fratelli”.

CUORE D’ORO – Colpani a 20 anni dimostra di avere grande personalità ma anche un grande cuore. Durante l’emergenza Covid 19, il calciatore ha donato parte dello stipendio percepito dai granata alla Fondazione Comunità Bresciana Onlus, tra quegli enti che si stanno prodigando per la raccolta fondi in favore degli ospedali del Bresciano. Un gesto di generosità davvero bello.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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