FIRENZE – “Non faccio il nuovo stadio se non posso fare il centro sportivo nuovo”. Rocco Commisso, presidente e proprietario della Fiorentina, ha parlato così ai microfoni di Radio Bruno: “Pessina ha una sua competenza ed esperienza nel suo campo. Ma sa quanti milioni ho spesso per venire incontro alle esigenze della sovrintendeza? Io funzionari devono rispettare le richieste della politica. Ad aprile potevano essere risolti alcuni problemi sul centro sportivo a Bagno a Ripoli, invece l’incontro per parlarne è slittato a luglio. Ora il sovrintendente Pessina ha detto che si piò iniziare a lavorare a settembre: ma se i costi non saranno giusti, se ci saranno altri problemi, non costruirò il centro sportivo. Non so cosa faccio di male: cerco di investire su Firenze e sulla squadra. Non capisco perché non si possano fare le infrastrutture: è un problema importa in Italia. Sullo stadio ci sono due opzioni: ne facciamo uno nuovo a Campi Bisenzio o rifacciamo il Franchi”.
Il futuro
“Con Iachini ad inizio campionato avremmo fatto 58-59 punti. E con i 4-5 tolti dagli arbitraggi, saremmo in Europa. Sono molto contento di Iachini, ha la mia fiducia. Ci sentiamo almeno una volta a settimana e non gli dico mai chi far giocare. Pradé? Avanti con lui, ha fatto un buon lavoro e sono contento. Friedkin alla Roma? Non lo conosco. Gli dico di non fare promesse che non possa mantenere. Pallotta ha detto che in pochi anni sarebbe voluto arrivare nei primi 5 del mondo. Io non ho mai promesso nulla che non potessi mantenere. Pochissimo il primo anno hanno fatto come ho fatto io. I Della Valle sono arrivati sedicesimi, io decimo, con mezza stagione non buona”.
Non posso spendere come Juve o Inter
“Per fortuna c’è Mediacom. Le perdite della Fiorentina tra quest’anno e il prossimo saranno circa 100 milioni, molto più di quanto pensassi un anno fa. Non posso spendere come Juve e Inter. Non sono venuto in Italia a guardare, ho i miei obiettivi ma non dico che voglio arrivare chissà dove se non posso mantenere: se no perdo credibilità. Non sono nato ieri: una cosa sono i sogni, altra i fatti”.