“A me era già capitato di giocare senza pubblico. Atmosfera strana, non è semplice perché la sensazione è di essere in allenamento. Abbiamo messo subito le cose in chiaro dopo il gol subito. Abbiamo avuto la possibilità di fare rotazioni, dando minuti a chi ne aveva bisogno. Chiudiamo in maniera positiva questo doppio impegno“. Queste le parole di Antonio Conte in seguito a , match che ha regalato ai nerazzurri la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. L’allenatore dell’Inter ha approfittato della settimana di riposo per limare vari dettagli: “C’è bisogno di lavorare. Il rinvio della partita con la Sampdoria ci ha dato la possibilità di provare qualcosa di nuovo, situazioni che possono essere riproposte a partita in corso, ma anche dall’inizio – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport – Oggi abbiamo provato a metterle in pratica“. Conte crede nella vittoria dell’Europa League: “È giusto che una squadra come l’Inter parta in tutte le competizioni cercando di raggiungere l’obiettivo massimo – ha rivelato – Sono più di nove anni che l’Inter non porta a casa dei trofei. Questo club deve sempre puntare al massimo, ma non è semplice. Chi ha vinto capisce che percorso c’e’ da fare. Questo gruppo sta lavorando bene, ma bisogna fare esperienza e conoscere questo percorso“.
Domanda su Agnelli, Conte lascia l’intervista
Per quanto riguarda il modulo “faremo delle valutazioni in questi due giorni – ha detto anche in vista della Juventus – Non stiamo prescindendo dalle due punte. Le nostre punte aiutano, ma hai qualcosa che ti viene a mancare in mezzo al campo dal punto di vista difensivo. Bisogna trovare il giusto bilanciamento e capire quale squadra bisogna affrontare. Non è semplice perché devi fare delle scelte tra giocatori con determinate caratteristiche“. Qualche parola sul big match con la Juventus, in programma domenica sempre a porte chiuse: “Abbiamo iniziato questo ciclo di partite in cui abbiamo già affrontato avversari impegnativi. C’è una gara importante con la Juventus, ma solo alla fine di questo ciclo capiremo quanto siamo distanti dal vincere. Di questo ne sono convinto, prima della sosta per le Nazionali avremo le idee più chiare su cosa possiamo fare”. E infine, alla domanda sulle parole di Agnelli che lo aveva definito ‘un simbolo della Juve’, Conte ha preferito non rispondere abbandonando l’intervista.