Ferdinando Coppola, ex portiere dell’Atalanta, ha parlato in esclusiva per Itasportpress della sua avventura bergamasca, dando un parere sulla squadra nerazzurra condotta brillantemente da Gian Piero Gasperini.
LA FORZA DELLA DIFESA
Palomino (Getty Images)
“La difesa non la vedo fragile, hanno un atteggiamento alla gara ultra-offensivo che parte da dietro, e di conseguenza ci sono dei rischi maggiori. A volte sono anche dei rischi calcolati, però è talmente predominante la prestazione che gli permette di affrontare le partita in questo modo. Non la leggo in maniera negativa, ma sicuramente la qualità del singolo deve essere notevole, tale da poter sopperire a qualche defezione”.
ATTACCO STRATOSFERICO
“In attacco c’è l’imbarazzo della scelta. Ilicic e Gomez sono dei giocatori che stanno unendo alle qualità tecniche anche quelle fisiche: si sottolinea spesso l’attitudine in fase difensiva del Papu, un sacrificio che generalmente questi giocatori non hanno. Invece loro, Ilicic e Gomez, ci stanno mettendo anche questo. Zapata è in ascesa da diverso tempo, sta trovando sempre più convinzione nei suoi mezzi, ma se devo indicare qualcuno di veramente decisivo è Ilicic per qualità, eleganza. Però davvero c’è l’imbarazzo della scelta”.
IL LAVORO DEL GASP
Gasperini (Getty Images)
“Gasperini ha ottenuto il massimo di quello che poteva ottenere in ogni annata da quando è a Bergamo, e questo è dovuto alla sua continua evoluzione, il volersi mettere in discussione, elabora ogni volta nuove strategie. Quando un allenatore tira il meglio dai giocatori che ha, e ogni anno conferma la stagione precedente e la migliora, vuol dire che sta facendo un lavoro encomiabile”.
PROSPETTIVE EUROPEE
Atalanta in Champions (getty images)
“La Dea in Champions penso che possa farsi valere, ormai ha raggiunto un’alchimia che può permettersi di affrontare qualsiasi situazione anche in Champions con sfrontatezza e piglio, se la gioca alla grande con chiunque con super Gasperini”.
IL RICORDO
Coppola Atalanta Getty Images)
“Io ho tanti bei ricordi a Bergamo, voglio sottolineare l’attaccamento della città e della tifoseria alla maglia e ai colori, che è veramente viscerale. C’è una partita su tutte che ricordo: la vittoria sull’Inter di Mourinho, o la partita a Milano contro i rossoneri quando abbiamo raggiunto la salvezza dopo un rigore parato al 90′ a Pirlo, sono momenti di gioia indescrivibile”. Il portiere allora di proprieta’ del Milan infatti al 90′ esatto strozzò l’urlo dei tifosi rossoneri, respingendo a Pirlo il rigore del possibile 2-2, e liberato quello degli atalantini, che dopo diciassette lunghi anni rividero la propria squadra vincere alla Scala del calcio.