Non solo un altro calo di reputazione del nostro calcio, dall’inizio della crisi la Juventus ha perso in borsa il 18,4%, la Lazio il 10%, in linea con il listino, grazie ai conti a posto
Andrà a finire che per il calcio italiano il prezzo più alto da pagare all’emergenza sanitaria sarà quello dell’ulteriore calo della reputazione, nazionale e internazionale. Altro che “salvaguardia dell’immagine” e “protezione del prodotto in ottica commerciale”, come sostenuto nelle veline uscite dalla Lega di Serie A il giorno del capovolgimento della decisione di giocare certe partite a porte chiuse.