CAGLIARI – In un periodo così complicato come quello attuale caratterizzato dall’emergenza , il gesto di Radja assume un significato ancor più profondo. Il centrocampista rossoblù, infatti, è sceso in campo in prima linea nella lotta alla pandemia da COVID-19 e ha passato la giornata come volontario speciale alla Fiera di Cagliari per distribuire pasti ai tanti cagliaritani travolti dalle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria. Munito di guanti e mascherina, il Ninja non è rimasto con le mani in mano, anzi, si è rimboccato le maniche affiancando i volontati della Caritas diocesana di Cagliari e occupandosi, dapprima della procedura di registrazione delle famiglie in difficoltà e, successivamente, consegnando di persona i beni di prima necessità.
Cagliari, Nainggolan cuore d’oro
Dopo il Ninja, però, dovrebbe toccare anche ad altri compagni di squadra. Nei prossimi giorni, infatti, la Caritas attende come volontari anche altri calciatori del club rossoblù. Nel Centro temporaneo di raccolta e distribuzione di beni di prima necessità, aperto da circa due settimane alla Fiera Campionaria di Cagliari, in coordinamento con la Prefettura, la Questura, il Comune e l’Ente Fiera per far fronte a una crescita delle richieste del 50%, sono impegnati circa un centinaio di giovani volontari. Ogni giorno si garantisce la consegna di 200 pacchi viveri alle famiglie in difficoltà: queste si aggiungono a quelle già aiutate dal Centro di distribuzione viveri di via Po. “Una risposta concreta – spiega il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai – di fronte a un’emergenza che ha fatto emergere una povertà latente: quella di persone che vivono di lavori saltuari o stagionali. Un numero significativo di famiglie si trovano oggi nella necessità di soddisfare i bisogni primari, quali l’alimentazione”.