Dalla povertà dell’infanzia alla reggia in cui adesso fa la quarantena, passando per l’aeroporto e gli hotel intitolati a CR7: così nella regione di nascita lo juventino è diventato un culto pagano
Cristiano, isola nell’isola, risiede ora nella sua Madeira come un sovrano seicentesco: inaccessibile al popolo, rinchiuso ancor più del solito vista la quarantena obbligatoria dopo il caso Rugani. Anzi, l’emergenza coronavirus sta portando Ronaldo a risentire il profumo dell’Atlantico e l’aria buona della sua isola verdissima. Anche qualche piccolo ondeggiamento, visto che la zona è piuttosto sismica: stamattina, ad esempio, in pochi hanno avvertito una scossa di terremoto scala 3.5, mentre una settimana fa tanti hanno sentito quella assai più corposa da 5.2.