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Cuadrado, Bentancur e Dybala: la rinascita della Juve è merito di Sarri

TORINO – E’ chiara una cosa: sul sarriball (inteso come principi di gioco cari al tecnico) e il suo effettivo livello di attecchimento nella manovra bianconera si continuerà a discutere. E lo si farà all’interno di un certo grado di oscillazione tra il nulla/l’abbastanza/il massimo possibile visto il contesto.

Di contro, è chiara anche un’altra cosa: quanto ai sarri-men, gli uomini di Maurizio Sarri, non c’è molto da questionare. Sono tre e rispondono ai nomi e ai cognomi di Paulo Dybala, Juan Cuadrado e Rodrigo Bentancur.

Quasi irriconoscibili, rispetto alla scorsa stagione. Al punto che anche i più scettici dovranno concedere al tecnico toscano di possedere tra le sue skills, le sue abilità, quella di saper collocare i giocatori nel posto giusto (se non anche nel modo, giusto). Capita così, spesso, che alcuni elementi che pure già tanto e bene avevano fatto in passato, con Sarri trovino nuova vita, sublimazione, crescita. Previa ricollocazione in campo e qualche accorgimento.

La storia lo insegna e il presente lo conferma. Pensare a Dries Mertens, per credere: rapporto non sempre idilliaco con Sarri, ma da quando il tecnico l’ha messo a giocare centravanti al posto dell’infortunato Milik, il belga ha svoltato realizzando gol a raffica e segnando il suo record di marcature: 34 in 46 partite (in precedenza il suo primato, al Psv, era 18 in 39 incontri).

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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