TORINO – (con Kulusevski) la piccola grande rivoluzione Juventus a tema esterni offensivi. Anche qualche metro più indietro, però, in linea di difesa, qualcosa bolle in pentola. E – in base ad un effetto a catena come al solito acceso da eventuali allettanti offerte per chi già c’è – non è da escludere che il direttore generale Fabio Paratici possa sfornare qualche colpo ad effetto.
Nelle strategie sinora prese in esame ci sono diversi piani d’azione: si va dai ritocchi alle svolte. Facendo nomi e cognomi, si va dagli Emerson Palmieri (che comunque, attenzione: piace eccome ed è nel mirino della dirigenza da anni) ad Alex Telles. Cambiano. Cambiano un po’ le caratteristiche, cambiano un po’ le valutazioni. A prescindere dai ritocchi al ribasso sui prezzi che la pandemia lascerà in dote, il famoso discorso della potenza di fuoco su cui parametrare mercato e operazioni: a fronte di determinate entrate possono relazionarsi determinate uscite.
Ma andiamo per ordine e partiamo da un dato di fatto: la Juventus deve riequilibrare il suo reparto terzini. A sinistra, di ruolo, c’è Alex Sandro. E basta. Al limite si possono adattare Mattia De Sciglio o Danilo, ma il loro habitat naturale è la corsia destra. Laddove da quest’anno ha iniziato ad agire magistralmente anche Cuadrado, fresco di rinnovo.
Qualcosa, appunto, si dovrà fare: partendo dalle uscite. In questo senso il nome più caldo è quello di De Sciglio: campione in abnegazione, impegno, intelligenza tattica e nel modo di capire cosa chiedano gli allenatori, ha sviluppato ulteriormente il feeling con il suo mentore Massimiliano Allegri e ha poi impiegato poco tempo per far breccia anche in Maurizio Sarri. Il suo rendimento in bianconero, però, è stato altalenante e/o fortemente condizionato da alcuni infortuni. Per completare il quadro: è stato pagato 12 milioni nel 2017 (dunque, avendo contratto quinquennale, ora è messo a bilancio sotto i 5 milioni di euro) e piace a molti, soprattutto all’estero. Le sue probabilità d’addio sono dunque molto alte così come la plusvalenza che può garantire. Potrebbe andare al Valencia nell’ambito dell’affare che può portare a Torino Torres, oppure al Psg (dove magari ritroverebbe Allegri…). Ecco perché è lui il candidato ideale a partire. Danilo invece, pagato 37 milioni, conti alla mano, per non ingenerare minusvalenza, dovrebbe portare una offerta vicina ai 30 milioni. Non è periodo.
Facile, dunque, ipotizzare che la Juventus possa pensare di cedere De Sciglio e puntare su Emerson Palmieri: valutazione sotto i 20 milioni (scade nel 2022 e vuole lasciare il Chelsea, dove è in rotta con lo staff tecnico).
Se però arrivasse una offerta anche per Alex Sandro, si potrebbe anche pensare di ritarare i piani. Raddoppiare o alzare il tiro. Alex Telles, del Porto: potente, di spinta, tecnico, abbastanza giovane ma esperto (27 anni). Questi sono i pro: i contro, innanzitutto, sono legati al fatto che con il Porto non è facilissimo trattare e avere sconti, a maggior ragione se in atto c’è un’asta internazionale che coinvolge anche altri top club europei. Però indiscrezioni riferiscono che il club debba mettere i conti a posto, dunque chissà… Peraltro proprio l’esperienza Alex Sandro insegna: Paratici decise che era quanto di meglio offrisse il mercato nel 2011 e non si fece scrupoli, con Marotta, a versare 32 milioni di euro proprio al Porto nonostante il brasiliano avesse contratto in scadenza di lì a poco. Altri profili di livello non mancano. Sempre da quelle parti, spostandosi di qualche centinaio di chilometri, attenzione allo spagnolo del Benfica, Alejandro Grimaldo. Voci infine su Achraf Hakimi: Real Madrid, ma in prestito al Borussia Dortmund. Ma qui ci spostiamo sul versante destro, e un po’ di variabili dovrebbero cambiare.