L’attore e regista morì prematuramente il 4 giugno 1994 lasciando un patrimonio artistico inconfondibile. E un grande amore per il Napoli
Ventisei anni senza quelle risate. E senza la gestualità, così accentuata, che ha reso Massimo Troisi il “Pulcinella senza maschera”. Ha fatto sorridere e riflettere, anche con autoironia. E, inconsapevolmente, ha svelato un volto nuovo della città di Napoli. Insieme ad altri fuoriclasse. Come Pino Daniele, per la musica, e Diego Armando Maradona, per il calcio. Con loro, Napoli non era più soltanto macerie – dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 – e camorra. A Napoli c’era anche il bello. E c’erano i talenti, sul palco o allo stadio. Fu un cambiamento epocale quello che Massimo Troisi raccontò in un’intervista alla Rai: “Tante persone ci dicono ‘con tutti i problemi che avete a Napoli, pensate al calcio? E vi divertite pure?’”.