NAPOLI – Vincenzo De Luca non le manda certo a dire: il governatore della Campania nella sua classica diretta Facebook del venerdì ha speso parole di fuoco riguardo alla bagarre Juventus-Napoli e alla scelta della ASL partenopea di non lasciar partire gli azzurri per Torino:“In questi giorni c’è stata una vicenda riguardante il Napoli Calcio: negli azzurri emergono due giocatori positivi al covid, le ASL Napoli 1 e 2 vengono investite del caso e fanno esattamente ciò che prevede la legge, ossia il Ministero della Salute, cioè mettere in isolamento domiciliare i contatti stretti per effettuare i tamponi. Né più né meno. Qui interviene un problema. La FIGC fa un protocollo che deroga alle disposizioni di Regione e Ministero della Salute relative ai positivi. E quindi si alza un piccolo polverone. Il protocollo è un atto privato e non conta nulla dal punto di vista legale e sanitario”.
“Mi fossi comportato come Agnelli, mi sarei sentito senza onore”
De Luca continua la sua filippica: “I calciatori sono sottoposti alle stesse regole sanitarie di tutti i cittadini italiani. E quindi il Napoli non è partito perché messo in quarantena dalle ASL. La Juve, per bocca del presidente Andrea Agnelli, fa una dichiarazione penosa, imbarazzante. ‘Siccome c’è un protocollo, noi andremo allo stadio’. Il numero uno della Juve è un uomo appassionato, oltre che di palle e palloni, anche di filosofia. Gli ricordo allora le parole di Schopenauer: ‘la gloria bisogna conquistarla, l’onore basta non perderlo’. Se io mi fossi comportato così sentirei di aver perso il mio onore sportivo. Mi chiedo: quale spirito sportivo rimane in questi atteggiamenti? E’ ancora sport o qualcos’altro? Ci riempiamo la bocca di sport, di valori sportivi, di lealtà sportiva, di competizione onesta e rispetto per gli avversari. Ma come ci si può ridurre alla meschinità di pretendere di vincere una partita con i rivali messi in quarantena da una ASL e non per propria volontà?”.
L’ironia: “Abbiamo evitato a Ronaldo il contagio…”
De Luca ce ne ha per tutti, anche per Roberto Mancini: “Persino lui si è lasciato andare ad un’esternazione che poteva risparmiarsi. Con molta simpatia dico che ognuno deve fare il suo mestiere. Se ogni federazione chiedesse procedure in deroga, a questo punto sarebbe più logico sciogliere il Ministero della Salute e le ASL. Capisco che il mondo del calcio coinvolge tanti grandi interessi economici. Ma ci deve essere un punto limite, oltre il quale lo sport non è più sport. Allora non parlate più di valori sportivi, chi non ha lealtà e onore non può parlare di sport. Lo dovevo precisare visto che non sono arrivati neanche i ringraziamenti alle ASL e al Napoli perché abbiamo evitato di contagiare Cristiano Ronaldo. C’è già stata il precedente del Genoa, pensate se il Napoli avesse fatto uguale: andiamo lì, giochiamo e poi magari una settimana dopo CR7 positivo. Avremmo conquistato i titoli del New York Times“.