La Roma è chiamata a reagire nel momento più difficile della stagione. Dopo tre sconfitte consecutive in campionato che hanno allontanato il quarto posto, i giallorossi hanno l’occasione di rialzarsi questa sera: davanti c’è il Gent nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Per parlare del momento della Roma, è intervenuto Morgan De Sanctis, dirigente ( e braccio destro del ds Petrachi) del club giallorosso:
DE SANCTIS A ROMA TV
Quanto serve alla Roma vincere contro il Gent, non solo per l’Europa ma anche per il campionato?
Alla Roma serve sempre vincere. E’ evidente che veniamo da un periodo particolarmente negativo. Ci aspettiamo di ripartire con una buona prestazione e con un ottimo risultato.Tra l’altro l’Europa League è un obiettivo importante, la società c’ha puntato sin dall’inizio. Contiamo su un’ottima prestazione e risultato.
C’è da sfatare il tabù Olimpico. La Roma non vince in casa dal 15 dicembre, è diventato una sorta di blocco psicologico?
Il momento negativo che attraversa la squadra è particolarmente lungo. Però abbiamo tutto quello che serve per uscirne. Siamo uniti e compatti, vogliamo farlo attraverso il lavoro, la divisione, il profondo attaccamento a questa maglia e a questi tifosi che meritano di vivere delle soddisfazioni importanti, che nell’ultimo periodo non siamo riusciti a dare.
Sugli intenti Fonseca ieri è stato abbastanza chiaro…
Sì, questo è fuor di dubbio. Non bisogna prendersi degli alibi né alimentare questa cultura che poi a determinare imomenti negativi sia qualcos’altro. Noi sappiamo di avere le possibilità per uscirne e di far bene da qui fino alla fine della stagione. Attraversiamo un momento difficile, ci lasciamo alle spalle la cultura degli alibi e coltiviamo quella delle responsabilità, che sono grandi perché alla Roma bisogna dare i risultati che meritano i tifosi e la società e i calciatori.
La Roma è stata criticata per la sconfitta e la prestazione contro l’Atalanta In virtù del risulttato della squadra di Gasperini ieri in Champions, va rivalutata quella partita?
No. Sarebbe ricercare motivazioni per andarsi a prendere qualcosa che invece noi ci dovevamo prendere attraverso dei risultati positivi, a Bergamo dovevamo fare un risultato positivo, non potevamo permetterci di dare forza e punti ad una diretta concorrente per la Champions League. Da qui alla fine ci aspettano 14 partite in campionato, abbiamo la possibilità di guadagnarci del protagonismo all’interno di una competizione bella e importante come l’Europa League. La stagione è ancora lunga, possiamo riappropiarci di quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione ma ci dobbiamo credere. Lo faremo attraverso un’unità di intenti condiviso dalla società, allenatore e tifosi. A questo punto, siamo noi internamente a dover coinvolgere l’ambiente esterno che leggittimamente non è contento.
DE SANCTIS A SKY SPORT
L’autostima sta mancando ai giocatori?
E’ evidente che dall’inizio dell’anno stiamo purtroppo avendo dei risultati negativi e continuativi. Non possiamo essere soddisfatti di come si stanno sviluppando le cose. Siamo consapevoli ed uniti. L’allenatore è stato chiarissimo: bisogna abbattere gli alibi ed alimentare la responsabilità. Dobbiamo crederci ed isolarci, lavorare consapevoli che l’Europa League ci concede una nuova opportunità così il campionato ce ne concede altre quattordici.
Quanto è importante il ruolo dei dirigenti per spiegare all’allenatore la cultura del calcio italiano?
L’allenatore è veramente intelligente e preparato. E’ facilissimo entrare in sintonia con lui, anche per i giocatori. Siamo uniti anche nella sofferenza di un momento che non rende merito e soddisfazione ai tifosi ed al valore della rosa. Abbattere gli alibi è necessario, siamo noi all’interno a dover trascinare l’ambiente, non il contrario. L’ho vissuta da giocatore, qui c’è tutto quello che appartiene ad una grande squadra. Bisogna approfittare e meritarsela, tutti noi. Siamo tutti in discussione, ma abbiamo la possibilità di appropriarci di questa squadra.
Servono i risultati?
Se le parole non precedono i fatti sì. Nell’ultima parte di stagione i risultati sono stati negativi.