Il tecnico del Sassuolo si racconta: “Non ingabbio nessuno, chiedo dribbling e coraggio. Andrò in una grande squadra solo se ci saranno le condizioni giuste”
Odia le etichette, non parlategli di giochisti e risultatisti: “Finisco il settimo anno in panchina e non c’è un sistema che ho utilizzato più di altri. Mi piace il gioco offensivo, ma se sono in vantaggio a tre minuti dalla fine non mi vergogno di buttare la palla in tribuna o difendere a cinque”. Ama allenare, magari cercando soluzioni sempre nuove: “Durante il lockdown ho fatto una serie di riunioni su Teams con il mio staff, che è composto da persone serie e preparate.