E’ stato molto più di un assist, quello che Paulo Dybala ha servito a Cristiano Ronaldo al 9’ della ripresa di Juventus-Lazio. E’ stato il gesto di un leader, di un uomo squadra nel senso più pieno della parola, è stato la conferma di ciò che Paulo Dybala sta diventando e di ciò che potrà essere per la Juventus del futuro. Oltre a essere stato l’ennesima dimostrazione del grande rapporto umano che lega CR7 e la Joya e che va oltre la naturale sintonia tecnica, immortalato dall’argentino su Instagram con una foto della loro esultanza e il commento «Partner in crime», «Complici nel crimine».
Joya uomo squadra Juve, futuro da capitano
Del resto, pochi secondi prima dell’assist e del gol, erano stati davvero complici di un “crimine”: il furto del pallone ai danni di Luiz Felipe, intimorito dalla pressione di Ronaldo e scippato da Dybala, che poi si è involato palla al piede verso l’area della Lazio. Fino a trovarsi da solo davanti a Strakosha, in posizione centrale e con la palla sul sinistro. Un gol quasi fatto, in pratica: l’occasione perfetta per abbinare una giocata utile alla squadra, la rete del 2-0, alla gloria personale. Gloria personale facile da acciuffare, ma che la Joya ha messo da parte assieme al gol quasi fatto: meglio scegliere il gol fatto, quello che Cristiano Ronaldo ha segnato a porta vuota dopo aver ricevuto il passaggio del numero 10. Meglio la certezza di andare sul 2-0 e avvicinarsi a un passo dallo Scudetto, piuttosto che l’altissima probabilità di farlo segnando il 96° gol in bianconero. Ci sarà tempo per arrivare a 100 e oltre: prima i trofei e la squadra. Una squadra di cui Dybala è sempre più trascinatore tecnico e della quale, proprio con gesti come l’assist di lunedì sera, si candida a essere uno dei leader nel presente e nel futuro. «Penso sia stato una delle cose più gratificanti della partita per il gruppo», ha sottolineato Maurizio Sarri parlando di quel passaggio: perché è il gruppo che Dybala ha messo al primo posto con quel tocco d’esterno. Ed è così, con l’esempio, che un leader si fa riconoscere come tale. La Joya ha fatto un passo importante verso il ruolo di punto di riferimento non solo tecnico per il prossimo ciclo juventino, quello che inizierà tra questo mercato e il prossimo. I soli ad avere più presenze di lui nella rosa attuale sono Gigi Buffon, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, il più giovane dei tre con i suoi 33 anni. Questione di tempo e la fascia di capitano finirà al braccio dell’argentino, ma il numero di partite da solo non basta a fare un capitano che sia tale nella sostanza oltre che nella forma. Dybala ha fatto un passo importante per esserlo nella Juventus che sarà di De Ligt e Demiral, di Bentancur e di Arthur, di Kulusevski e di chissà chi altro.
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