Il camerunese ricorda il Triplete con l’Inter: “Arrivai e invece di un ingaggio più alto per me, chiesi bonus di squadra per la vittoria della Champions”
Arrivò e aveva il Triplete che gli scorreva ancora in corpo: in dieci mesi iniettò quel sangue nelle vene di tutti, all’Inter. Questo fu Samuel Eto’o per quel club e quella squadra: una scossa da febbre di vittorie, un pezzo di rivoluzione (anche tattica), un esempio, un totem. Adrenalina: oggi lo scrive alla fine di tutti i suoi post come una firma, allora fu il fluido contagioso di chi sa come si fa. E sapeva anche raccontarlo, come si vedrà.