TORINO – Ferran Torres è giocatore vero: lo pensano tutti, lo dicono tutti, paragonandolo al realista Marco Asensio. Ora ha vent’anni, ma la sua scalata dalle giovanili alla prima squadra è stata repentina. Valencia Mestalla (terza serie in Spagna), Valencia dei grandi, nell’arco di una sola stagione, quindi il debutto tra i big in data 30 novembre 2017, con tracce di classe diffusa a suon di assist. Con il tecnico Marcelino ecco la “prima” in Champions League, oltre alla cavalcata nella Coppa del Re strappata nel 2019 al Barcellona. Il cambio di guida tecnica – dentro Albert Celades dll’11 settembre scorso – non poteva offuscare le indubbie qualità di un peperino straordinario negli spazi stretti, tecnico, rapido, capace di prendere possesso del pallone e mai mollarlo agli avversari, inebetiti dalle sue movenze da dribblatore (media di 1.8 dribbling a partita) dotato di fantasia in abbondanza.
in Serie A
Ferran Torres, ala nel 4-4-2 di Celades. Ma è perfetto per il 4-3-3
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