FIRENZE – Fabio Galante, ex difensore che a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 ha giocato in Serie A (vestendo la maglia dell’Inter, per dirne solo una), ha parlato del mondo Fiorentina a Radio Viola in onda su Lady Radio: “Un paio di volte sono stato molto vicino alla Fiorentina, in partivcolare quando giocavo nell’Empoli, poi alla fine scelsi il Genoa. Giocare al Franchi è sempre stato uno spettacolo: da toscano, forse mi è mancata la maglia viola. Il periodo all’Inter è quello che mi ha dato più popolarità”. Galante si focalizza poi sugli attuali protagonisti della rosa gigliata: “Per Milenkovic si devono capire le intenzioni della dirigenza: io non lo darei via di sicuro, però molto dipende dalle esigenze societarie. Chiesa? Credo che alla fine andrà in un club come la Juve o l’Inter, oppure all’estero. Il calcio è cambiato, purtroppo le bandiere sono rare. Chiesa è tra i giovani più bravi e interessanti: l’Inter avrebbe tanti modi per convincere la Fiorentina a cederlo, tra cui lo stesso Nainggolan“.
“Kumbulla? Il suo prezzo è esagerato”
Galante dice la sua anche sull’ex allenatore interista Luciano Spalletti: “Allenerebbe la Fiorentina al cento per cento. La Viola è una grande squadra, credo che allenarla sia il desiderio di tutti”. Un parere poi anche su Castrovilli: “Ha grandi prospettive. Sarò sincero, non credevo potesse migliorare così tanto nel giro di un anno. Bisogna vedere come crescerà ancora, soprattutto fisicamente in fase realizzativa”. Mentre l’impatto in Serie A di Ribery non ha stupito Galante: “Quando un campione è così forte nel pieno della carriera, è forte anche a 40 anni. E’ un discorso simile che si può fare anche con Ibrahimovic. Giocatori così alzano il livello generale della squadra”. Chiusura su Marash Kumbulla, cercato da tanti club: “Probabilmente la richiesta di 30 milioni da parte del Verona per il ragazzo è un po’ troppo alta: è una tendenza odierna quella di avere valutazioni un po’ fuori mercato. Asta per Kumbulla? Credo che ci sarà, ma spero che non si arrivi a spendere cifre esagerate”.
