Nuova filosofia: prendere giocatori con potenzialità da campioni, ma discontinui, e trasformarli in big grazie al tecnico. La squadra nerazzurra non è più solo collettivo
Una delle leggi del calcio è che Gasperini non possa allenare una big “perché non potrebbe chiedere ai top player quello che pretende da Gosens, De Roon“ e compagnia bella. Scontato che bisogna mettersi d’accordo sul concetto di big, vista l’ultima Atalanta, l’assioma è che sarebbe questa la dimensione del tecnico: la provincia felice. Meglio non avventurarsi nelle metropoli tentacolari. Un pregiudizio nato probabilmente dal folle esonero interista nel 2011 dopo cinque partite — tra le quali quattro sconfitte — come se una carriera si giudicasse in un mese.