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Gasperini: “I cori della Fiorentina? I figli di p… sono loro”

FIRENZE “Io non ho mai insultato nessuno, sono sempre venuto da avversario ma non ho mai insultato nessuno. Mia madre ha fatto la guerra per dare la libertà di parola a quei deficienti che cantano ‘figli di p…’, sono loro i ‘figli di p…’. E’ un insulto eccessivo, un fatto di maleducazione”. E’ il duro sfogo del tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, in sala stampa, al termine di FiorentinaAtalanta di Coppa Italia. Durante la gara Gasperini è stato preso più volte di mira dai tifosi viola: i rapporti, anche in precedenza erano tesi, con Gasperini che aveva in passato criticato Federico Chiesa. Per l’allenatore dell’Atalanta si tratta di un “insulto pesante da accettare“.

Le dichiarazioni a Raisport

Gasperini commenta a Rai Sport l’uscita dell’Atalanta dalla Coppa Italia: “La squadra oggi mi sembrava affaticata, non ha recuperato dopo l’Inter – esordisce l’allenatore nerazzurro – Andavamo qualche marcia sotto, e nonostante questo abbiamo avuto la possibilità di vincere, ma la Fiorentina aveva più energie di noi. Nel primo tempo abbiamo un po’ ballato dietro, la partita di Caldara però è stata positiva. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato gol abbastanza facili. Dopo il pareggio e l’espulsione di Pezzella sembravamo poter vincere, ma ci sono mancate le energie. Gomez e Ilicic sono entrati nella ripresa, non è questione di un giocatore o due. Anche nel primo tempo abbiamo avuto opportunità, come la clamorosa traversa di Pasalic, mentre nella ripresa siamo solo stati attenti dietro”.

Sul rientrante Caldara, acquistato in prestito dal Milan: “Non gioca da tanto, l’ultima in campionato l’aveva fatta con noi… Si allena da due mesi, l’ho visto bene e oggi ha fatto una buona partita, pur nelle difficoltà della squadra”. Ora la Dea torna a pensare alle altre due competizioni: “Per quanto la Coppa Italia cada alla vigilia di partite difficili, abbiamo comunque voluto rispettarla e provato a passare il turno. A fine andata siamo quarti, è una posizione fantastica per noi e credo che potremo ripeterci. La Champions è una ciliegina a parte. Uscire in questo modo ci dispiace, avevamo creato i presupposti per superare il turno anche in una giornata di difficoltà. Mi danno tantissimi meriti, ma vanno distribuiti anche con società, ambiente e giocatori. Oggi ci deve insegnare che dobbiamo sempre essere al meglio delle nostre possibilità”.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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