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Gattuso: “Stimo Sarri, ma voglio battere la sua macchina perfetta”

Rino Gattuso, tecnico azzurro, in conferenza stampa presenta la sfida di domenica sera tra Napoli e Juventus: “Questa partita rappresenta tanto, dare continuità. Ti viene il mal di testa contro questa squadra, composta da grandissimi campioni. Si vede la mano dell’allenatore, la coperta poi è corta. Domani ci sarà tantissimo entusiasmo allo stadio, abbiamo il dovere di provare a fare una grande partita. Abbiamo visto che per noi il San Paolo è una componente importante. Quando c’è entusiasmo lì, siamo agevolati su altri aspetti”.

La formazione di Napoli-Juventus

“Maksimovic domani (speriamo oggi non accada nulla) sarà a disposizione. Ieri è stato 45′ in campo, quindi speriamo di portarlo in panchina. Koulibaly speriamo di averlo a disposizione settimana prossima, Mertens sta un po’ meglio. Allan venerdì ha fatto una risonanza, a livello strumentale c’è un edema. Gli è nato un figlio e ho deciso di mandarlo a casa, perché era giusto così. .

Gattuso sul futuro

“Voglio calciatori motivati, che lottino per la maglia. Siamo andati a prendere il capitano del Lipsia. Poi bisogna lavorare con grande professionalità e da quando sono arrivato ho visto grande disponibilità. Poi su chi vuole rimanere o meno… qua ora bisogna fare punti e far diventare normale questa stagione. Politano? Se e quando arriverà, ne parleremo. Se andate a vedere, il Napoli in Europa è la squadra che ha speso di più a gennaio, senza pensare a quelli che arriveranno a giugno. Penso che il presidente con tutte le persone che lavorano in società stanno facendo così importanti, dando progettualità al club”.

Sarri come riferimento

“Penso che in questo momento sia tra i più forti al mondo, come due/tre anni fa. Ha creato una macchina perfetta. E’ un allenatore molto, molto bravo e da parte mia c’è grande stima. Ho fatto copia e incolla più di qualche volta. Per come vede il calcio, mi piace molto.”

Gattuso sull’atteggiamento contro la Juventus

“Veleno per me vuol dire annusare il pericolo, dare meno campo all’avversario, mettersi a disposizione dei compagni. Contro la Lazio ciò l’ho visto. Penso che sia questa la strada da percorrere. La Juventus gioca in maniera diversa, che palleggia e ha grandi qualità tecniche. Domani affrontiamo calciatori con qualità anche d’imbucata, di dribbling. Bisognerà coprire di più le linee di passaggio, a livello tecnico è molto complessa. Cosa dico allo spogliatoio? Bisogna parlare in campo… Io non preparo discorso motivazionale. Domani qualche ora prima del match, apro il mio libro e dirò quello che dicono il mio cuore e la mia testa, per ciò che ho visto in settimana. Noi abbiamo due tipi di partite: fase di possesso e di non possesso. Se oggi pensiamo al pressing ultraoffensivo, regalando calciatori sulla prima pressione, allora il problema è anche questo. Diventa problematico. Allora bisogna capire in che direzione andare e cosa vogliamo fare. Oggi ho chiaro che dobbiamo giocare in due fasi, se abbiamo o meno palla, per non perdere uomini”.

Gattuso su Demme

“Fa diventare cose difficili, facili. Penso che sia un calciatore che semplifica tutto, rende facile tutto. Si sa muovere e può ancora migliorare a livello di posizione, prima che arrivi la palla. E’ un lineare, sa tenere il campo e non inventa nulla. Si allena ed è forte mentalmente, riesce a dare equilibrio e i compagni sanno che possono affidarsi a lui”.

Gli obiettivi per la stagione

“La squadra in questo momento in campionato ha fatto una fatica pazzesca, ma per merito di Ancelotti è arrivata agli ottavi di finale di Champions League e in semifinale di Coppa Italia. In certe partite è stato dimostrato grande valore, ma manca continuità. La preoccupazione è che ci mettiamo a sedere, mentre dobbiamo cercare di far giocare chi sta bene fisicamente, chi riesce a dare qualcosa. Quando dico che Allan ha stretto i denti e preso antiinfiammatori, è perché ci ha dato grande disponibilità. Bisogna far lavorare chi sta bene al 100%”.

L’entusiasmo dopo la Lazio

“Quando si vince, c’è sempre entusiasmo. Poi dobbiamo “romperci le scatole”, perché siamo in tanti e quindi dobbiamo essere bravi. Quando vediamo qualcosa che dà fastidio, bisogna dirselo subito. In questo momento vedo gente che si parla di più, che si stuzzica di più. Questa è la strada…”

I meriti di Gattuso

“La mia storia dice che mi piace soffrire. Non sono masochista, però ho questa indole. Mi piace… A 12 anni ho lasciato casa, ho sempre fatto scelte forti. Mi piace prendermi la responsabilità. Penso che ho avuto la fortuna che tanti calciatori che non erano al massimo, sono stati molto disponibili. Su questo la mia storia ha aiutato. La squadra fa di tutto per fare le cose. Bisogna continuare e stargli vicino, ma bisogna anche dire le cose brutte. Il 31 gennaio finisce il mercato, e comincia un’altra stagione. Ossia la stagione in cui bisogna dare tutto, perché dopo anch’io posso fare delle scelte borderline. Per questo, so che il mercato di gennaio fa venire il mal di testa a tutti i calciatori… Prepariamo questa partita, finisce il mercato e poi bisogna pensare 24 ore al Napoli, a come migliorare questa situazione. E in questa situazione ci siamo messi noi”.

Il nuovo Insigne

“Lorenzo deve puntare e saltare l’uomo, ha una gamba brillante. Ha queste caratteristiche, fa parte del calciatori italiano con più talento negli ultimi 15 anni. Deve fare quel gioco. Anche se non è 1,90 m, ha un motore importante”.

Il “tradimento” di Sarri e Higuain

“Io sono un professionista. E’ normale che, a bocce ferme, ragiono. Ho scritto pagine importanti con la maglia del Milan e l’ho allenato, ma mai dire mai (all’Inter, ndr). La parola tradimento non è corretta e non mi piace. Higuain e Sarri hanno scritto pagine bellissime per questa società, poi non so cosa pensi la gente. Questo è ciò che penso io, però credo che questa parola non sia corretta”.

Milik e Llorente in campo insieme

“4-4-2? Fino a un mese fa vi lamentavate di questo modulo… Due linee da 4 non mi piacciono, siamo piatti. Non mi piace proprio, penso che tante volte il campo non si copra bene. Vero che certe volte Milik è da solo ma devo pensare al bene della squadra e a come farla soffrire il meno possibile”.

dall’inviata a Castel Volturno,
Sabrina Uccello


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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