Tutti felici, anzi, di più. Al settimo cielo, o meglio al quarto, considerando che dopo il 4-1 rifilato al Valencia l’idea di vedere l’Atalanta nelle prime otto squadre d’Europa non è affatto così assurda. Certo, c’è un ritorno da giocare al Mestalla e spesso la Champions League è stata terreno di rimonte anche più inattese. Ma la Dea vista a San Siro non dovrebbe aver paura di nulla e quindi, giustamente, festeggia e se la ride. Eppure qualcuno ci ha messo un po’ ad apprezzare la serata milanese e ha comunque avuto modo di arrabbiarsi con i compagni nonostante una prestazione da incorniciare.
RABBIA – Chi è l’unico calciatore dei bergamaschi furioso a fine partita? Quello che ha una nota negativa nel tabellino, Pierluigi Gollini. Il match non termina 4-0 perchè Cheryshev, appena entrato, colpisce con un diagonale mancino dal limite dall’area. Ma a metterlo in condizione di tirare sono i difensori di Gasperini, che macchiano una serata perfetta con un errore in costruzione. E, come spiega Goal, fanno infuriare il loro portiere. A cui la rabbia non è sbollita neanche dopo il triplice fischio di Oliver, che ha mandato nella storia dell’Atalanta il match contro il Valencia. Mentre tutti festeggiavano, Gollini era intento a mostrare loro con ampi gesti l’errore fatto che ha permesso al russo di accorciare le distanze. Evidentemente, l’estremo difensore è quello più…attento ai dettagli della banda Gasp.
PASSATO – Ciò non toglie comunque che per il portiere classe 1995 sia stata una notte da incorniciare. I suoi interventi (uno dei quali a rimediare su un proprio errore) hanno fatto sì che la Dea potesse prendere il volo. Così come lui, che tre anni fa faticava a fare il titolare all’Aston Villa in Championship e che ora non solo rischia di arrivare ai quarti di finale di Champions, ma anche di aggiudicarsi uno dei tre posti nella lista di Mancini per Euro 2020. E qualcuno sul web se lo ricorda: “All’Atalanta lo ha prestato l’Aston Villa perchè aveva difficoltà a giocare in Championship e ora probabilmente se ne va ai quarti”. Quasi tutto vero, in realtà mezza stagione l’ha fatta da titolare, ma nel gennaio 2017 vola a Bergamo in prestito di 18 mesi con riscatto, immediatamente sfruttato dalla Dea. Il che conferma che il calcio a volte in effetti è assurdo. Come dimostra anche il fatto che nella serata forse più bella della storia dell’Atalanta, uno dei protagonisti lasci il campo…furioso.