Il direttore generale bianconero Fabio Paratici l’ha detto chiaro e tondo: a causa della pandemia, dell’emergenza anche economica che si è creata, ci sarà un calciomercato creativo fatto di scambi e di creatività. Con l’intento, ove possibile, innanzitutto di ridurre il monte ingaggi.
In alcuni casi (ingaggi molto elevati, età “importante” e contratto prossimo alla scadenza) si potrebbe addirittura decidere di rescindere il contratto, onde favorire una cessione. E’ il caso, questo, di Gonzalo Higuain. Contratto in scadenza tra un anno e ingaggio tra i più alti della Juventus: oltre cinque milioni più bonus che possono far salire a sette il totale. Non è un caso che nonostante la settimana abbondante trascorsa a Londra, Paratici la scorsa estate abbia faticato a cedere il giocatore e abbia poi optato per il pieno reintegro in squadra del Pipita. Ora si sta ragionando su scambi, anche se appunto l’ingaggio spaventa diversi club. Per questioni ambientali e anche familiari, Higuain non disdegnerebbe un ritorno in Argentina, nel suo River Plate. Certe cifre, però, sono improponibili: si potrebbe ragionare, dunque, su una operazione analoga a quella che (ri)portò Carlos Tevez al Boca Juniors nel 2015: la Juventus ottenne ben pochi soldi per il cartellino dell’Apache, ma ebbe l’opzione su un allora giovane semisconosciuto che ora mezzo mondo le invidia: Rodrigo Bentancur. Paratici valuta il settore giovanili e la seconda squadra dei Millonarios, ma mette anche in conto una eventuale rescissione (risparmio comunque da oltre 10 milioni lordi e posto libero per Milik).
Situazione analoga per Sami Khedira: appena 18 presenze stagionali, di cui due negli ultimi 8 mesi. Ipotesi Germania, anche se il tedesco ha sempre detto di guardare con interesse all’idea di chiudere la carriera fuori dall’Europa.
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