Beppe Iachini ha parlato come di consueto al canale ufficiale della Fiorentina, alla vigilia della gara col Torino di domani. Questi i temi trattati nell’intervista, in vista dell’incrocio coi Granata.
La vittoria di Lecce
È senza dubbio importante, aldilà di tutto perché i ragazzi lo meritavano. Avevamo fatto delle grandissimi partite dopo la ripresa e non avevamo mai concretizzato, nonostante le tante conclusioni in porta, con pali e occasioni sprecate. Col Brescia, a Roma con la Lazio… Siamo andati a Lecce a fare una grande partita, i ragazzi son stati bravissimi. Dobbiamo continuare su questa strada, prendendo una partita per volta, compatibilmente con le forze che ogni gara riusciamo a raccogliere. Fare il massimo e portare a casa più punti possibili da qui a fine campionato. Avevo chiesto ai ragazzi una mentalità giusta, andare a prendere in avanti la squadra avversaria. Partire subito forte ed andare ad incidere, a determinare il gioco. Cosa che abbiamo fatto altre volte, ma con alterne fortune. A volte finisci con il vedere il bicchiere mezzo vuoto, se non sblocchi la partita. Altrimenti la partita si sarebbe messa diversamente sul piano tattico anche in altre occasioni, come avvenuto a Lecce. Per una squadra così giovane lavorare sull’entusiasmo, essere in condizione di vantaggio aiuta. Abbiamo giocato bene, con verticalizzazioni, possesso palla ed abbiamo sbloccato subito il match.
Ritrovare il successo in casa
Non credo che la squadra renda meglio in trasferta, è una questione di episodi che caratterizzano le partite. In casa, almeno nel mio percorso, abbiamo avuto tante volte l’opportunità di vincere le partite. Ci sono sempre state delle situazioni un po’ particolari e paradossalmente in questo finale ci stanno mancando i nostri tifosi che sono il nostro dodicesimo uomo in campo. Siamo la squadra più giovane del campionato e averli al nostro fianco è un fattore. Non è un alibi, ma una costatazione di fatto. Proseguiamo nel nostro percorso di lavoro, interpretando al meglio le partite, in casa e fuori casa. La mentalità deve essere la stessa, alla ricerca di punti.
L’avversario: il Torino di Longo
È un’ottima squadra, non a caso era partita per l’Europa, disputando i preliminari di EL. Da diversi anni lavora con lo stesso gruppo, ha ottimi giocatori in tutti i reparti. Sicuramente davanti ha in Belotti, un mio “figlioccio” calcistico che ha esordito con me al Palermo. È un ottimo attaccante, c’è da prestare attenzione perché hanno giocatori importanti in fase offensiva, è una squadra solida in mezzo al campo e in difesa. Ci vorrà una partita di grande spessore dei ragazzi per ottenere un risultato positivo.
La forma della squadra
La verificheremo in questi ultimi allenamenti, giocando ogni tre giorni va monitorato un po’ tutto, acciacchi, contusioni e le fatiche. Tra stasera e domani verificheremo le reali condizioni dei calciatori, alcune situazioni individuali. Ogni partita è particolare: non importa solo chi parte titolare, ma anche chi “finisce”. Allo stesso tempo va verificato anche il recupero fisico da questa trasferta di due giorni fa, con grande dispendio energetico e mentale.
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