Le verifiche sul polpaccio tra oggi e domani. L’avventura con il Milan non terminerà il 30 giugno: a fine stagione sul tavolo i progetti futuri, suoi e del club
È tornato. Puntuale. È arrivato nel primo pomeriggio, in pantaloncini corti e mascherina d’ordinanza lombarda. È andato direttamente a casa, a godersi magari il panorama del prato fiorito e della biblioteca degli alberi. Magra consolazione magari, ma Zlatan Ibrahimovic ormai ha fatto l’abitudine a una vita solitaria. È stato un po’ di tempo con la famiglia, dopo l’infortunio del 25 maggio. D’accordo con il Milan, perché il club non ha avuto problemi a riconoscere la non necessarietà della sua presenza da solo, a Milano, in attesa di ulteriori accertamenti clinici al soleo della gamba destra, che si sarebbero potuti effettuare soltanto dopo una decina di giorni.