Lo spiraglio per trattare è strettissimo. Zlatan non condivide i piani di Elliott e ha già “picconato” Rangnick, mentre il Fondo reputa troppo onerose le richieste di un giocatore di 38 anni
A basarsi semplicemente sulle sue parole, la porta parrebbe non solo chiusa, ma proprio sprangata. Ibra e il Milan sembrano due mondi ormai del tutto divisi: uno da una parte, uno dall’altra parte di quella porta di cui però è giusto non buttare via le chiavi. Perché spesso nel calcio le vie del signore sono infinite e Zlatan, in particolare, è un personaggio che ci mette poco a cambiare idea se lo scenario ne offre l’opportunità.