Il giornalista Rai è tornato con la memoria al 14 maggio 2000, quando ebbe l’intuizione che permise di celebrare a dovere il secondo titolo biancoceleste
Un mare di gente, eppure non c’era nessuno. Questione di punti di vista. Il . Ultima giornata di campionato, i biancocelesti giocavano in casa contro la Reggina. La gente era andata allo stadio per salutare la squadra al termine di un’ottima stagione e per caricarla in vista della finale di Coppa Italia che si sarebbe disputata a San Siro (contro l’Inter) appena tre giorni più tardi. Nessuno pensava allo scudetto, nessuno ci sperava. Tanto che senza l’intuizione di Giampiero Galeazzi non ci sarebbero state le immagini della festa all’interno dello stadio.