Una volta disse: “Se mi tagliassero il braccio sinistro, sanguinerei rossonero, dall’altro gialloviola”. A Milanello nel 2013 sembrava un bambino nel paese dei balocchi
Era uno di noi. In tutto e per tutto. Fiumi d’inchiostro, tastiere sfondate per pigiare su quei tasti diventati maledetti perché compongono parole che non vorresti mai leggere e che non gli renderanno comunque mai giustizia. Kobe Bean Bryant era italiano. E milanista.