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Il Mitico Villa: “Dalle notti a pescare alle sfide con Maradona”

Ancora oggi, per i tifosi del Bologna, è unico. “Facevo la raccolta delle figurine e alla soglia dei 30 anni mi son trovato a giocare contro quelle figurine. Quando minacciai Ferri e quando presi un calcio nel sedere da Elkjaer”

Nel vocabolario, la definizione di mito è questa: “Idealizzazione di un evento, personaggio, o fatto che assume carattere e proporzione quasi leggendari nell’immaginazione popolare. Più di recente, di personaggi dello spettacolo o dello sport che, per la grande popolarità raggiunta, siano diventati idoli per le folle”. Ok. Ma quello che i vocabolari non dicono è che nello sport si può diventare dei miti anche senza essere Bolt o Ibrahimovic. Si può esserlo anche se in campo sbuffi come un toro, corri con la schiena curva e qualche volta il pallone sembra colpito da un ferro da stiro. O se il talento ce l’hai, ma la testa non ti accompagna e così non sfondi. O, semplicemente, se il popolo del tifo ti adotta a prescindere, per un motivo qualsiasi. D’altronde cos’è il mito, se non voglia di emulazione, emozione e sentimento?


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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