TORINO – L’esito del campo, i risultati pessimi di un Toro che sta faticosamente arrancando verso la salvezza sono la naturale e triste conseguenza di quanto avviene fuori da esso: i lavoro del Robaldo che sarebbero dovuti iniziare ieri, anzi no partiranno domani, ma in definitiva oggi non sono mai inaugurati; la decisione di “ospitare” i tifosi da curva di Inter e Napoli nel settore Primavera per un «esperimento sociale» con correlati incidenti e sconcertanti Daspo ai danni quasi solo dei granata; le promesse non mantenute di dotare il Fila di un minimo di comfort almeno per i calciatori (300 mila euro di spesa prevista, ma mai sostenuta); il totale disinteresse per il Museo del Torino e della Leggenda Granata che non è mica difficile capire quanto possa essere importante e che vive grazie all’impegno volontario dei tifosi; i rinnovi di contratto garantiti a parole e mai firmati con la penna: sono soltanto alcuni tra i temi scottanti, in casa granata. Scottanti nel senso che fanno ribollire una tifoseria sull’orlo di una crisi di nervi, per quanto potrebbe essere, e mai è.
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