In Italia il nome di Josè Mari è associato a una non indimenticabile parentesi rossonera. Lo spagnolo viene acquistato dal Milan nel 1999, ma complice l’esplosione di Shevchenko, l’ex Siviglia e Atletico Madrid vede il campo molto poco e nel 2002 decide di tornarsene in patria e non lasciarla più. Dopo il ritiro, arrivato nel 2013, l’ex attaccante (con all’attivo quattro presenze e una rete con la maglia della nazionale) ha però continuato a fare notizia. Merito di un fisico pazzesco, costruito paradossalmente dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. E così, dopo essere stato un calciatore filiforme e veloce, ora Josè Mari è…una montagna.
PALESTRA – Oltre cento chili di muscoli, una ventina in più di quelli che pesava quando scendeva in campo. Una trasformazione incredibile, che l’ex milanista ha voluto spiegare in un’intervista a Marcador, trasmissione di Radio MARCA. E dire che tutto è iniziato da un qualcosa che succede quasi a tutti gli altri colleghi: la pancetta post- ritiro. “Quando ho lasciato il calcio, in tre mesi di vacanza ho preso otto chili. E non volevo ingrassare. Ho cominciato ad andare in palestra, è diventata un’abitudine e ora è parte della mia vita. Mi fa bene, non solo al corpo ma anche alla testa. Mi aiuta”. Con un fisico come il suo, verrebbe quasi naturale pensare che Josè Mari passi la sua vita ad allenarsi.
TENDINI – Ma lo spagnolo spiega che non è così e che anche l’alimentazione lo aiuta a restare in forma. “Non crediate che mi ammazzi di lavoro, eh. Ma sono veramente molto costante, mi alleno sei volte alla settimana. Mangio normalmente, ma cerco di evitare cose che fanno male come i fritti. Anche se quando sono con i bambini divento un camion della spazzatura”. L’effetto collaterale? Troppi muscoli, che non gli permettono più di essere scattante. “Non corro più, neanche quando perdo l’autobus. Con il peso che ho, 100 chili, se corro mi fanno male i tendini”. Dunque, persino Superman…ha la sua kryptonite.