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Inter, Marotta: “Eriksen out? Sua esclusione non è bocciatura”

MILANO – Beppe Marotta ha parlato a Sky Sport poco prima del calcio d’inizio tra Roma e Inter: “Possibilità di recuperare la Juve? Mancano ancora cinque partite e quindi per fare un consuntivo definitivo c’è ancora tempo, però si può già delineare in modo approssimativo una valutazione che non può che essere positiva, perché il lavoro di Conte lo si vede e lo si è visto, non solo per il riscontro della classifica e delle statistiche, ma anche per quello che quotidianamente dà modo di vedere”. Si parla poi di mercato, con Zaniolo nome che fa gola a molti: “Zaniolo è un giocatore sicuramente importante, uno dei giovani più interessanti del campionato italiano, però noi non abbiamo approcciato con la dirigenza della Roma e probabilmente non lo faremo. Per Dzeko stesso discorso di prima, anche se parlare di mercato oggi è veramente difficile perché siamo ancora nella fase finale della stagione, non sappiamo quali giocatori offre questo mercato un po’ atipico e anomalo, perché ci sono ancora competizioni che devono finire”.

Sanchez abbiamo la possibilità di conoscerlo più direttamente, siamo contenti, ed è chiaro che su di lui faremo delle valutazioni più mirate perché lo abbiamo a disposizione, ne abbiamo apprezzate le qualità e quindi vediamo un po’ quello che si può fare. Per i prossimo mercato credo che sia giusto valutare un mix tra giocatori di una certa età, che hanno dalla loro un’esperienza forte e un concetto di vittoria molto forte, frutto di titoli conseguiti, così come di giovani interessanti. Quello che noi cerchiamo, in un processo che non è rivoluzionario come da più parti ho letto, ma un processo evolutivo di crescita step by step, dobbiamo alzare l’asticella di tutto e lo vogliamo fare pe riavvicinarci il più possibile alla vittoria”.

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“Eriksen out? Non è una bocciatura”

Anche Nainggolan tornerà ad Appiano: “Finirà la stagione con il Cagliari, anche se purtroppo è infortunato quindi credo che per lui sia già finita, tornerà con noi e faremo delle valutazioni che tengano conto anche di quella che sarà un’evoluzione del mercato”. Su Hakimi: “Gli allenatori si devono adattare, per cui più duttile è il giocatore e meglio è, non è facile trovarli, però questo è un ulteriore obiettivo. Il management, i manager, i direttori sportivi, hanno l’obiettivo di puntare in alto, e se certi obiettivi non vengono raggiunti, non deve essere una sconfitta, ma un modo di operare per raggiungere un livello qualitativo molto alto”. Chiusura sull’esclusione di Eriksen: “Giochiamo ogni tre giorni e quindi è normale che l’allenatore metta in campo la formazione più funzionale all’avversario e più nella logica delle valutazioni che fa durante la settimana. Non è assolutamente una bocciatura, ma fa parte di quel turnover che di questi tempi è necessario perché con gli impegni ravvicinati è veramente dura giocare”.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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