Tanti spunti per centrare l’obiettivo: 14 milioni al vincitore, Conte senza titolo internazionale. E il Ludogorets diventa una chance per trovare un abito giusto a Eriksen
Il pane duro dell’Europa League. L’Inter avrebbe potuto godersi un viaggio a Parigi, per sfidare il Psg negli ottavi di Champions e regalarci la puntata clou dell’Icardeide, però deve accontentarsi dei sedicesimi dell’Europa minore, sobbarcarsi una lunga trasferta nel nord della Bulgaria, a poco più di un’ora di macchina da Varna, località turistica sul Mar Nero. Benvenuti a Razgrad, un posto in mezzo alla campagna bulgara, cittadina di 35mila abitanti, con rilevante componente turca (18 per cento) e con latenti tensioni etnico-religiose. Qui gioca il Ludogorets, club di proprietà di un magnate della farmaceutica, imprenditore che ha trasformato la società in una specie di Juve di Bulgaria: otto “scudetti” di fila e il nono in vista.